In pieno pomeriggio, tra un cartone animato e un programma di intrattenimento musicale, le notizie di un TG: uccide barbaramente la moglie e il figlio di sei mesi a coltellate sotto gli occhi della suocera e si toglie la vita buttandosi dalla finestra; aveva problemi sul lavoro.
Il livello di morbosità raggiunto perfino nei "programmi di informazione" dei prime time è diventato intollerabile per le menti indifese del pubblico televisivo e radiofonico in età protetta, ma non protetto.
Il rischio di emulazione e l'istigazione continuativa e inconscia sono un cancro per la nostra società a cui ci esponiamo. A quale pro?
La cronaca nera, il gusto del macabro e del pettegolezzo non portano alcun arricchimento personale. Fanno audience e vendono. Distraggono dalle azioni dei mal-governi (come ai tempi del fascismo) e allontanano dai problemi reali (propri) concentrando l'attenzione su problemi (altrui) e storie tragiche.
Bisogna lanciare una campagna nazionale per riportare il livello qualitativo dell'informazione a livelli tollerabili e delegare la cronaca nera ai media specializzati, come riviste scandalistiche, programmi televisivi in opportune fasce orarie e canali riservati e via dai (brevi) notiziari radiofonici che avrebbero molto altro da trattare.
Scarica, inserisci nella tua pagina Internet o nel tuo blog e fai inserire il banner per diffondere l'iniziativa.
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